Paolo Borsellino, le sue parole di speranza
pubblicato il 18 luglio 2014 alle ore 18:38
22 anni fa, il 19 luglio 1992, il giudice Paolo Borsellino, assieme alla sua scorta, perdeva la vita nell’attentato di via D’Amelio, due mesi dopo l’assassinio del collega ed amico Giovanni Falcone. Uno dei momenti più tragici e sconfortanti nella lotta alla mafia, ma che avrebbe consegnato in eredità alla storia un indissolubile esempio di coraggio, determinazione e moralità contro i soprusi di un sistema corrotto.
“La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti, specialmente le nuove generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale”.
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