Un'infanzia da vivere... nel Parco Verde di Caivano, la storia di Bruno
pubblicato il 9 luglio 2014 alle ore 10:09
Bruno Mazza è l'unica speranza di un'infanzia serena per decine di bambini nel Parco Verde di Caivano. Lì dove non possono giocare perché le strade sono in mano agli spacciatori e nei giardini ci sono tossicodipendenti e siringhe infette, Bruno ha costruito un campo di calcio. Oggi, però, lui chiede alle istituzioni di fare la propria parte: da cinque anni gestisce l'osai verde tra le piazze di spaccio, oggi ha ricevuto dal comune l'usufrutto di alcune delle aree gioco lasciate nel degrado del quartiere. Una in particolare, chiamata "il cantiere", era diventata ritrovo per tossicodipendenti e criminali, doveva essere un parco giochi attrezzato ma invece era invaso da erbacce e rovi, la giostrine distrutte da vandali. L'associazione "Un'infanzia da vivere" ha cercato di rimettere a posto il luogo "ma da soli non possiamo farcela, abbiamo bisogno di un aiuto politico per dare un futuro ai nostri bambini".
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