Fermati sei nazionalisti ebrei per l'omicidio del 17 enne palestinese
pubblicato il 6 luglio 2014 alle ore 18:20
Svolta nelle indagini sull'omicidio di Muhammed Abu Khdeir, il ragazzo palestinese di 17 anni bruciato vivo il 3 luglio scorso in una foresta vicino a Gerusalemme. Per l'omicidio sono stati fermati 6 giovani nazionalisti ebrei che avrebbero agito per una vendetta dopo il rapimento di alcuni israeliani in Cisgiordania. Il presidente Shimon Peres, intanto, si è recato in visita a Sderot, la città più bersagliata dai razzi dei palestinesi di Hamas."Andremo in fondo a questa tragedia - ha detto - i colpevoli saranno puniti. Un omicidio è un omicidio, non c'è differenza tra sangue e sangue, e chi lo commette è un assassino che deve essere punito con tutta la forza della legge, che sia arabo o israeliano. Non lasceremo nulla di intentato l'indagine della polizia accetterà la verità e i killer saranno puniti".La mamma della giovane vittima ha espresso "soddisfazione" per l'arresto dei 6 ebrei ma anche perplessità."Gli faranno solo delle domande e poi li lasceranno liberi - ha detto, con amarezza - dovrebbero invece trattarli come loro trattano noi, demolendogli le case"
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