Caivano: la morte di Fortuna, 6 anni, avvolta dal mistero. I parenti: "Chi sa, parli"

pubblicato il 5 luglio 2014 alle ore 02:12
Fortuna Loffredo morì a sei anni cadendo dal settimo piano di un palazzone nel Parco Verde di Caivano. Era il 25 giugno e si ipotizzò un incidente, ma oggi spuntano nuovi inquietanti dettagli che vengono resi noti dall'avvocato della famiglia, Angelo Pisani. Il corpo della bambina, nonostante l'autopsia sia stata effettuata una settimana fa, è stato rilasciato per i funerali soltanto oggi, mentre i familiari lanciano un disperato appello: "Chi ha visto qualcosa, parli. Questi malati devono essere fermati". Coincidenze riportano alla memoria quello che accadde il 27 aprile 2013, quando un altro bambino - Tonino, di tre anni - perse la vita in circostanze simili nello stesso isolato 3 della tragedia. Inquietante il dettaglio della scarpina mancante ad entrambe le vittime, tanto che gli avvocati ventilano timore per un assassino seriale. Lo scenario del dramma è la più grande piazza di spaccio della Campania, controllata militarmente da sentinelle della camorra e dove tossicodipendenti girano di giorno e di notte in cerca di dosi.
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     Uccisa nel palazzo degli orrori, oggi Fortuna Loffredo avrebbe compiuto 13 anni Oggi Fortuna Loffredo, abusata e uccisa a sei anni a Caivano, avrebbe compiuto tredici anni. Non troverete messaggi alla memoria nei gruppi Facebook, auguri lassù, in cielo, foto con la dedica, preghiere. Quella di Chicca è una storia che perfino i media hanno voluto dimenticare. Stordisce, con la sua atrocità, ripugna con i suoi orrifici retroscena.
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     Omicidio Antonio Giglio, la madre accusata di omicidio volontario e rinviata a giudizio Rinviata a giudizio Marianna Fabozzi, madre del piccolo Antonio Giglio, morto a soli quattro anni dopo essere precipitato nel vuoto. Sarebbe stata lei la responsabile della morte del piccolo. A processo anche l'ex compagno Raimondo Caputo per favoreggiamento. Entrambi furono già indagati per la morte di Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni anch'essa precipitata nel vuoto e per la cui morte fu condannato all'ergastolo lo stesso Caputo.
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