Global Blue: cresce la spesa Tax Free del lusso, +14% in Italia
pubblicato il 13 novembre 2024 alle ore 18:28
Nervini: "un grande incentivo all'acquisto per chi viaggia" Milano, 13 nov. (askanews) - Un anno molto positivo il 2024 per il Tax Free degli shopper internazionali che cercano il lusso. Una crescita a doppia cifra, spinta dagli shopper Usa e in controtendenza rispetto al mercato di riferimento del lusso: in Italia l'aumento dei volumi è del 14% rispetto al 2023, in linea con l'andamento registrato in Europa continentale. Pier Francesco Nervini, COO North & Central Europe & Global Accounts di Global Blue: "Ci sono tante dinamiche - afferma - che portano il tax free ad essere dal lato giusto della luna, la verità è che in questo momento noi traiamo vantaggio da due dinamiche, una è che la voglia di viaggiare è costante. L'altra è che l'elemento prezzo, con lo sconto che di fatto il tax free rappresenta, è sicuramente un grande incentivo all'acquisto per chi viaggia". A trainare questa crescita è un mix di nazionalità, guidato dai turisti statunitensi, che rappresentano il 26% dei volumi tax free del lusso, seguiti dai cinesi (12%), dai visitatori provenienti dai Paesi del Golfo (11%) e dall'Asia (11%). Ma come fa notare Nervini, in base ai dati di Global Blue, sulla singola transazione il turista sembra tuttavia spendere meno. "Noi continuiamo a crescere ma questa crescita deriva dal numero di turisti, non dal fatto che ogni singolo turista spenda di più. Da una parte è un elemento positivo, il mercato è più sano, ha più gente che compra, c'è meno rischio. Dall'altra parte, ritengo che questo sia un segnale che le aziende dovrebbero interpretare, e stiamo aiutando i nostri clienti a comprenderlo con analisi sempre più approfondite". Secondo Matteo Lunelli, presidente di Altagamma è anche fondamentale che le imprese dell'alto di gamma del Made in Italy continuino a lavorare su quelli che sono i loro fattori critici di successo. E più in generale per il mondo del lusso l'Altagamma Consensus stima per il 2025 una marginalità delle imprese di circa il +3%. Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma: "Questo è un settore - dice - che rappresenta una grande opportunità per il Made in Italy che è trainato soprattutto da quello che è la crescita del numero di consumatori di alta gamma a livello mondiale che stimiamo possa arrivare a quasi 500 milioni nel 2030 e questo rappresenta una grande opportunità per la nostra economia".
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