A Pompei ritrovati i resti di altre due vittime e un tesoretto
pubblicato il 12 agosto 2024 alle ore 11:51
Coppia con monete e preziosi; Zuchtriegel: agonia quella che vediamo Roma, 12 ago. (askanews) - Continuano i rinvenimenti nell'area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove sono in corso indagini archeologiche nell'ambito di un più ampio progetto volto alla messa in sicurezza dei fronti di scavo. L'ultimo ritrovamento, di cui è stato appena pubblicato sull'E-Journal degli Scavi di Pompei un primo inquadramento scientifico, è un ambiente all'interno del quale sono state trovate due vittime dell'eruzione, un uomo e una donna. Quest'ultima trovata sul letto portava con sé un piccolo tesoro con monete d'oro, d'argento e bronzo, e alcuni monili tra cui orecchini in oro e perle. "Si tratta di un grande cantiere di restauro e messa in sicurezza che ci fornisce delle informazioni davvero preziose sugli ultimi istanti di vita delle persone nell'eruzione del 79 D.C. Sulle scelte che hanno fatto, che cosa portare e dove rifugiarsi. Non è più un'archeologia come storia dell'arte, come studio dell'architettura, ma è - come diceva Luigi Settembrini - è l'agonia e il dolore umano che noi vediamo", ha commentato in un video il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel. "Pompei ci richiede questa grande attenzione, questa perizia e questa esattezza anche nella documentazione, nella ricerca, ma soprattutto la responsabilità di sapere di avere a che fare con un luogo di una catastrofe, dove dopo ancora duemila anni troviamo l'agonia e la sofferenza delle persone che sono morte nel 79 D.C.", ha aggiunto. Il piccolo vano, un luogo di servizio usato come cubicolo (stanza da letto) provvisorio durante i lavori di ristrutturazione della casa, posto alle spalle del già documentato Sacrario blu e con accesso dal grande salone decorato in II stile, fu scelto come rifugio dalle due persone, in attesa della fine della pioggia di lapilli che, da ore, stava invadendo gli spazi aperti, nel resto della casa. Le impronte nella cenere hanno permesso di ricostruire gli arredi e individuarne l'esatta posizione al momento dell'eruzione: un letto, una cassa, un candelabro in bronzo ed un tavolo con piano in marmo, con la suppellettile in bronzo, vetro e ceramica ancora al suo posto.
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