Maxi scambio di prigionieri con la Russia: cosa è successo
pubblicato il 2 agosto 2024 alle ore 10:52
Il trionfo di Biden e Harris, le polemiche in Germania per Scholz Base Andrews, 2 ago. (askanews) - Liberati dalle carceri russe. Arrivano alla base Andrews del Maryland i protagonisti del più grande scambio di prigionieri fra Russia e Occidente dalla fine della Guerra fredda, ottenuto grazie all'impegno di molti paesi in Europa. Un trionfo diplomatico per Joe Biden e per la vicepresidente Kamala Harris. Entrambi, il presidente e la candidata in pectore alla Casa Bianca, hanno accolto gli ormai ex detenuti che hanno riabbracciato anche le famiglie. Primo a scendere dall'aereo il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, condannato il 19 luglio in Russia a 16 anni per presunto spionaggio; poi l'ex marine Paul Whelan, che era in carcere dal 2018, e la giornalista russo americana Alsu Kurmasheva. Lo scambio di prigionieri però ha riguardato 26 persone in tutto, secondo quanto riferisce la presidenza della Turchia, che vanta l'impegno dei suoi servizi segreti: liberati dalle carceri di sette paesi diversi. Sedici venivano da Russia e Bielorussia, Mosca ha ricevuto dieci cittadini russi fra cui due minori liberati da Stati Uniti, Germania, Polonia, Slovenia e Norvegia. Ai piedi dell'aereo, Joe Biden ricorda l'impegno degli alleati, che hanno corso un rischio e agito, dice, contro i loro interessi immediati. Elogia in particolare Slovenia e Germania: Berlino infatti ha liberato il pezzo più grosso, la presunta spia russa Vadim Krassikov condannato all'ergastolo nel 2021 dalla giustizia tedesca per l'omicidio di un separatista ceceno. Il cancelliere Scholz dice Biden "è stato incredibile". Dall'altra parte dell'oceano anche Olaf Scholz è andato in aeroporto ad accogliere - però a porte chiuse - cinque cittadini tedeschi e russo-tedeschi, e a difendere davanti alla stampa la decisione molto discussa in patria, anche perché la famiglia del combattente ceceno ucciso a Berlino nel 2019 si dice estremamente delusa. "Le persone liberate" ha detto, "temevano per la loro esistenza perché si battevano per la libertà e la democrazia. Lo ripeto, per me è stato un momento particolare, un momento che ha intensificato l'amicizia fra Stati Uniti e Germania." Fra i tedeschi liberati c'è Rico Krieger, condannato a morte in Bielorussia come terrorista e mercenario. Intanto la Casa Bianca ha rivelato che per mesi aveva trattato per la liberazione dell'ex nemico numero uno del Cremlino, il dissidente Aleksej Navalny. Ma Navalny è morto in un carcere della Siberia in febbraio, in circostanze mai chiarite.
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