Sabrina Ferilli è "Gloria": interpreto una simpatica canaglia
pubblicato il 13 febbraio 2024 alle ore 16:10
Dal 19 febbraio su Rai 1 la serie tv di Fausto Brizzi Roma, 13 feb. (askanews) - Sabrina Ferilli nei panni di una diva disposta a tutto per il successo. Narcisista, egocentrica, prima donna, ironica ma allo stesso tempo fragile; è la protagonista assoluta di "Gloria" serie tv (tratta dalla sceneggiatura originale "Vorrei vedere te" di Roberto Proia), in onda il 19 e poi il 26 e 27 febbraio su Rai1, per la regia di Fausto Brizzi. Gloria, convinta di essere sprecata per la tv, nonostante sia amatissima grazie a una serie, punta al cinema; ma quando si rende conto che non è così semplice e riesce a trovare spazio solo in squallidi spot tv, aiutata dal suo "diabolico" agente, interpretato da Massimo Ghini, mette in atto un piano molto poco corretto. "Mi sono molto divertita a fare un personaggio non politicamente corretto, una madre snaturata, una compagna snaturata, una moglie disgraziata, un personaggio molto divertente, una simpatica canaglia" ha detto l'attrice. Intorno ruotano diversi personaggi, tra cui l'ex marito ancora innamorato di lei (Sergio Assisi), la figlia (Martina Lampugnani) con cui ha un rapporto burrascoso e la fidata Iole, assistente, confidente, amica, consigliera, che ha il volto di Emanuela Grimalda: "È la mia coscienza sana che cerca di farmi ragionare, a tratti con successo, in fondo io ascolto solo lei, è l'unica che in parte sa la verità di quello che succede". "Lei ha questi due: un angioletto, che sono io, e un diavoletto che è Massimo Ghini, sente queste voci, lui dice di fare in un mondo, io le dico di fare attenzione..., ha queste due figure sulle spalle che la consigliano" spiega Grimalda. Tra risate, dietro le quinte del mondo dello spettacolo con citazioni e personaggi reali, alla "Call My Agent", c'è però il tema del dover apparire per forza, del seguire le mode, del rincorrere i social e la fama, a tutti i costi. "C'è una modalità oggi impressionante, una semplificazione della vita e dei mestieri eccessiva, nei fatti non è così, è un abbaglio e credo che i più deboli, specie gli adolescenti, possano cadere in questo tranello e pagarne le conseguenze" conclude Ferilli.
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