Il teatro come forza d'arte, Bonalumi alla galleria Mazzoleni
pubblicato il 6 novembre 2023 alle ore 12:40
A Torino una mostra curata da Marco Scotini Torino 6 nov. (askanews) - La scultura come forma di movimento, anche sulla scena. La galleria Mazzoleni di Torino dedica una retrospettiva ad Agostino Bonalumi, a dieci anni dalla morte, che si focalizza, come ha spiegato il curatore Marco Scotini, sulla relazione tra l'artista e lo spazio teatrale. "L'opera di Bonalumi - ha detto ad askanews - è performativa in un certo senso, anche se non è stata capita fino in fondo per questo aspetto, però attraverso le sue estroflessioni crea proprio un rapporto di spinte e controspinte, il teatro delle forze come è stato definito a partire dal titolo di questa esposizione. E proprio per sottolineare questo aspetto, cioè qualcosa che non ha a che fare con dei segni, come si trova in qualsiasi superficie appunto pittorica, ma ha a che fare con delle forze, ho pensato che si poteva approfondire veramente solo tre anni dell'attività di Buonalumi". Sono gli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta e Bonalumi collabora attivamente al balletto "Partita" e all'azione coreografica "Rot". Lo fa con le sue sculture e i suoi colori, con l'ampliamento della dimensione tradizionale dell'opera d'arte, che nelle sale di Mazzoleni - all'ennesima conferma della capacità di organizzare esposizioni estremamente interessanti - si offre in una dimensione nuova, capace anche di modificare lo spazio della stessa galleria. "Si tratta proprio - ha aggiunto Scotini - di un momento particolare del rapporto tra musicisti, coreografi e artisti, il canovaccio è sostanzialmente visivo, per cui è possibile vedere questo rapporto paritretico tra corpi in movimento e sculture in movimento". In qualche modo sono opere che anticipano molto delle contaminazioni tra discipline tipiche del teatro contemporaneo, nel senso più ampio del termine, e che raccontano di come le avanguardie hanno spesso agito sottotraccia, ma in modo profondo, per arrivare a definire ciò che oggi viviamo come arte. Anche in questo caso nel senso più ampio e attuale del termine.
mostra altro
altro di askanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews