Il Papa crea 21 nuovi cardinali da tutto il mondo
pubblicato il 30 settembre 2023 alle ore 15:57
E paragona il Collegio cardinalizio a "un'orchestra sinfonica" Città del Vaticano, 30 set. (askanews) - Sul Sagrato della Basilica di San Pietro, davanti a circa 12mila fedeli, Papa Francesco ha tenuto il Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 21 nuovi cardinali da tutto il mondo. Una funzione, nel corso della quale si è svolto l'antico rito della imposizione della berretta, della consegna dell'anello e dell'assegnazione del Titolo o della Diaconia nella diocesi di Roma. Il primo dei nuovi cardinali, il Prefetto del Dicastero per i Vescovi, Robert Francis Prevost, ha rivolto al Papa, a nome di tutti, un indirizzo di omaggio e di ringraziamento. Quindi dopo l'orazione e la lettura di un brano biblico tratto dagli Atti degli Apostoli, Francesco ha pronunciato la sua omelia. Lo stesso pontefice ha letto la formula di creazione e proclamato solennemente i nomi dei nuovi cardinali, annunciandone l'Ordine presbiterale o diaconale. Il Rito è proseguito, quindi, con la professione di fede dei nuovi Cardinali davanti al popolo di Dio e il giuramento di fedeltà e obbedienza a Papa Francesco e ai Suoi successori. I nuovi Cardinali, secondo l'ordine di creazione, si sono, quindi, inginocchiati dinanzi al Papa che ha imposto loro lo zucchetto e la berretta cardinalizia, consegnandogli l'anello cardinalizio e assegnando a ciascuno una chiesa di Roma, consegnando loro la Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia. Il Collegio cardinalizio sale così a 242 porporati, di cui 137 elettori, cioè sotto gli 80 anni. In caso di Conclave i porporati che entrerebbero ad oggi nella Cappella Sistina sarebbero distribuiti in questo modo: 53 elettori dall'Europa, (il 38%); 39 dalle Americhe; 23 dall'Asia 23; 19 dall'Africa; 3 dall'Oceania. Gli italiani presenti nel Collegio sono, invece, 16. Rivolgendosi ai cardinali "di tutte le parti del mondo", Francesco ha paragonato il Collegio cardinalizio a "un'orchestra sinfonica" dove "la diversità è indispensabile" ma dove "ogni musicista deve ascoltare gli altri".
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