Barachini ai genitori: Parental control per minori sicuri sul web
pubblicato il 4 dicembre 2024 alle ore 14:34
Al centro dello spot "Nessuno li conosce meglio di te", con Balivo Roma, 4 dic. (askanews) - "Abbiamo presentato una campagna di informazione per sensibilizzare i genitori a utilizzare e a comprendere lo strumento del parental control, perché è fondamentale garantire ai propri figli minori la sicurezza nella vita digitale. Come facciamo per tutte le attività dei nostri figli minori nella vita normale, dobbiamo fare altrettanto per la loro frequentazione dell'ambiente digitale, dei social e del web": lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria, Alberto Barachini, parlando con i giornalisti a margine della presentazione della campagna istituzionale dallo slogan "Nessuno li conosce meglio di te", rivolta innanzitutto ai genitori. "Serve dare loro un'esperienza di vita necessaria per confrontarsi con la vita digitale, per limitare i rischi che questa ha. Ci sono tante opportunità nella vita dei social e nell'utilizzo del web, ma ci sono altrettanti rischi. I minori sono molto bravi a usare gli strumenti tecnologici, ma non sanno sempre cosa si può nascondere dietro alcune dinamiche, soprattutto nell'ambiente informatico", ha aggiunto Barachini. Una priorità assoluta, quindi, "proteggere la privacy dei minori e sensibilizzare i genitori alla navigazione sicura dei loro figli sui social". Lo spot "Nessuno li conosce meglio di te" - che sarà diffuso su Rai 1, Rai 2, Rai 3 e RaiNews - mostra alcune delle più frequenti raccomandazioni che occorre fare ai figli quando utilizzano il web e i social media: in particolare, limiti di tempo dedicato alla presenza sui social e attenzione costante all'attivazione di procedimenti di privacy. Queste raccomandazioni nello spot sono affidate ad un serie di post-it gialli attraverso i quali la mamma e il papà lasciano ai figli i messaggi più importanti: "Conta fino a 10", "Il tuo tempo è prezioso", "Scegli con chi condividere". La comunicazione familiare scelta è semplice, divertente e, ironicamente, analogica tale da creare un clima di condivisione per cui saranno gli stessi ragazzi a raccomandare, infine, ai genitori di spegnere il telefono prima di andare a dormire, con un post-it sul loro cuscino. "Sono onorata di prestare il volto a questa campagna - ha dichiarato Caterina Balivo - sono madre di due ragazzini, il grande ha 12 anni, e ormai è più alto di me, mentre mia figlia ha 7 anni. Lavorando moltissimo con i social e il web so quanto abbiamno un impatto fortissimo. Quando ero piccolina mi ricordo che le nonne dicevano ai genitori: eh non li lasciare davanti alla televisione, che è pericolosa. Beh rispetto a tutto quello che può succedere sia sul web che con i social...Questo succede perchè con lo smartphone diamo un'arma potentissima ai nostri figli che si confrontano ogni giorno con il mondo. Come genitori abbiamo una grandissima responsabilità. Vietare è impossibile, però dare delle restrizioni, grazie al parental control, sì". Massimiliano Capitanio, commissario dell'Agcom, l'autorità per le comunicazioni, una delle persone che ha lavorato maggiormente dal lato istituzionale al parental control, ha elogiato l'iniziativa: "è una bellissima campagna di educazione civica. Sostenere ancher l'attività di educazione dei genitori è fondamentale. Noi abbiamo riproposto l'educazione civica nelle scuole - l'educazione civica originaria era una straordinaria invenzione di Aldo Moro - e si introduceva quell'invenzione per unire il futuro ai nostri ragazzi. Iniziative come queste servono per unire il futuro ai ragazzi, magari in futuro si potrà pensare di chiamarlo parental support". Capitanio ha ricordato che "compie un anno, l'introduzione dal novembre scorso del parental control obbligatorio su tutte le sim intestate a minori di 18 anni in Italia, che filtra e blocca le principali categorie di contenuti milioni di contenuti per adulti". Capitanio ha ricordato che secondo i dati Istat ci sono 3,4 milioni di ragazzi tra i 12 e i 17 anni e presumibilmente quasi tutti hanno il cellulare, anche se il blocco finora riguarda 600 mila sim. Ma l'operazione può essere effettuata facilmente anche dopo l'acquisto della sim con una telefonata al proprio gestore. "I social media - ha evidenziato Angelo Mazzetti, Responsabile Relazioni Istituzionali di Meta in Italia - offrono enormi vantaggi per gli adolescenti: esprimere se stessi, condividere momenti, scoprire il mondo che li circonda e connettersi con le altre persone. Per questo, vogliamo che, quando si connettono, lo facciano in un ambiente sicuro, con il sostegno dei genitori che rappresentano una guida fondamentale nella loro vita quotidiana. Negli ultimi anni, abbiamo sviluppato oltre 50 strumenti dedicati alla sicurezza e al benessere degli adolescenti e delle loro famiglie sulle nostre piattaforme. Siamo felici di supportare l'iniziativa del Dipartimento dell'Editoria dedicata a sensibilizzare un pubblico sempre più vasto su questo tema e a promuovere un dialogo familiare aperto riguardo al mondo del digitale".
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