La condanna a morte di Rizana Nafeek, decapitata con una sciabola in Arabia
pubblicato il 12 gennaio 2013 alle ore 10:57
Rizana Nafeek, una lavoratrice migrante dello Sri Lanka, è stata decapitata il 9 gennaio 2013 nella città di Dawadni, a est della capitale dell'Arabia Saudita, Riad. La donna, uccisa con un colpo di sciabola, era stata condannata a morte il 16 giugno 2007 per l'omicidio di un neonato che le era stato affidato, avvenuto due anni prima. Si era sempre difesa sostenendo che la morte per soffocamento era stata accidentale e causata dalla sua imperizia come baby-sitter. Quella di Rizana Nafeek è la seconda esecuzione del 2013 in Arabia Saudita. Nel 2012, Amnesty International ha registrato almeno 79 esecuzioni, di cui almeno 27 nei confronti di cittadini stranieri. La pena di morte in Arabia Saudita è prevista per un'ampia serie di reati. Negli ultimi anni, molte condanne a morte sono state eseguite nei confronti di lavoratori migranti provenienti da paesi poveri
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