Il famoso discorso di Enrico Fermi sull'energia atomica
pubblicato il 5 dicembre 2012 alle ore 13:14
Quasi un testamento, lasciato da Enrico Fermi, nel 1954, pochi mesi prima della scomparsa, in occasione della sua ultima visita in Italia. Era già provato nel fisico da un male incurabile che lo prostrava, ma ciò non gli impedì di lanciare un augurio di pace e di speranza: «L’era atomica è sorta come risultato degli studi di vari scienziati in Italia, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Danimarca, Germania e in altri Paesi. […] L’era atomica ha solo 12 anni di età e noi siamo soltanto all'inizio. Siamo appena alla soglia dei benefici che ci verranno dall'opera di centinaia di migliaia tra scienziati e laboratori nel campo atomico. Si ritiene che i depositi di uranio ora conosciuti nel mondo ci potranno fornire energia sufficiente per parecchie migliaia di anni, energia che sarà a disposizione di tutti i popoli della terra perché l’atomo è internazionale: nessuna nazione o gruppo di nazioni detiene il monopolio dell’uranio, il monopolio della scienza atomica o il monopolio degli impianti atomici».
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