Un superstite della Concordia: "A Grosseto per guardare Schettino in faccia"
pubblicato il 15 ottobre 2012 alle ore 15:29
"Sono venuto fin qui per vedere Schettino negli occhi. Voglio sentire cosa ha da dire": a parlare è il tedesco Michael Liseem, uno dei tanti superstiti del naufragio della Costa Concordia arrivati a Grosseto per l'incidente probatorio nell'udienza sulla tragedia del 13 gennaio 2012 nelle acque dell'isola del Giglio. Anche Ernesto Carusotti era sulla nave da crociera quella maledetta sera: "Schettino è sicuramente responsabile - ha detto - e dovrà rispondere di quanto è accaduto. Ma ci sono altre cose che vengono fuori dalla scatola nera e non hanno funzionato. Anche di questo qualcuno ne dovrà rispondere". Anche per Bruno Neri, consulente del Codacons, piuttosto che concentrarsi solo su Schettino bisognerebbe allargare il cerchio delle responsabilità ed analizzare cosa non ha funzionato. "Bisogna indagare sul generatore d'emergenza che non ha funzionato causando la mancanza di energia a diversi apparati vitali della nave. Quattro persone sono state trovate morte dentro l'ascensore".
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