Una manifestazione di protesta contro il tredicesimo Congresso mondiale delle famiglie si è svolta ieri sera a Verona: tra le 19 e le 22 cinque luoghi simbolo della città sono stati illuminati con delle immagini proiettate, che rappresentavano un inno all'amore universale in tutte le sue forme. La manifestazione artistica è stata organizzata da All Out, movimento globale per i diritti LGBT, in collaborazione con UAAR, Unione atei agnostici razionalisti, grazie ad una campagna di crowdfunding online, e alla raccolta di 147mila firme di cittadini che chiedevano la rimozione dei patrocini delle associazioni che hanno aderito all'evento. "Ci siamo opposti all'oscurantismo culturale del Congresso, con luce e colori, sperando di illuminare il percorso verso un concetto d'amore e famiglia più inclusivo", raccontano i promotori dell'iniziativa.
L'idea era quella di illuminare la facciata principale di Palazzo della Guardia, dove si tiene il Congresso, ma è stato possibile proiettare il messaggio solo a fianco. Quindi è toccato a Porta Nuova, punto d'accesso alla città, ospitare il messaggio colorato. Coinvolti anche Castelvecchio, la Biblioteca civica e il Ponte Pietra.
