Migliaia di Rohingya in fuga dalle persecuzioni

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mauriziamarcoaldi
pubblicato il 13 settembre 2017 alle ore 18:06
Continua il genocidio della popolazione dei Rohingya in Birmania, dove è in corso una violenta repressione nei confronti della minoranza etnica da parte dei militari di governo. Secondo i dati diffusi dalle Nazioni Unite sono circa 370.000 i Rohingya che da fine agosto scorso hanno dovuto lasciare le proprie case nei villaggi per tornare in Bangladesh. I Rohingya sono una minoranza musulmana di circa un milione di persone su una popolazione complessiva che supera i 50 milioni a maggioranza buddista.
L’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani Zeid Raad al- Hussein aveva denunciato la situazione parlando di “pulizia etnica da manuale”.
La repressione della minoranza etnica ha sollevato molte critiche internazionali, ma a mancare è stato l’intervento della leader birmana premio Nobel Aung San Suo Kyi, accusata di non prendere una decisione per fermare l’intervento militare.
Il portavoce presidenziale della Birmania ha fatto sapere che
Aung San Suu Kyi non prenderà parte, proprio per le critiche ricevute, all’Assemblea Generale dell’Onu fissata per la prossima settimana a New York. Dal canto suo la leader in una recente telefonata con il Presidente turco Erdogan aveva parlato di “disinformazione che deforma il racconto di quanto sta avvenendo”.