Dopo 12 esami del sangue, 3 radiografie, 1 biopsia, 48 sedute di chemioterapia, 144 ore in ospedale e tanta voglia di vivere, oggi ringrazio Dio per avermi dato la forza di combattere, a me e tutte le persone che non hanno mollato con me. I miei genitori che non hanno mai dubitato potessi arrivare fino a questo punto, che hanno preso la mia mano ad ogni chemio. Infinito grazie alla mia famiglia e ai miei amici per ogni visita, messaggio, chiamata, foto, dettaglio perché sono stati la mia energia e soprattutto la mia gioia e la mia voglia di continuare a combattere. Per quanto difficile possa essere, il sorriso è la chiave per non arrendersi, sfide come questa sono 80% mente e 20% medicina. Senza dubbio la fase più impegnativa e forte della mia vita è finita, ma mi rimane l'infinito combattimento, perché non è ancora finita completamente: cancro ti ho preso a calci!