1. Un rifugio per ripararsi dalle bombe
Quando le sirene suonavano durante la Seconda guerra mondiale, i milanesi correvano a nascondersi sotto terra, nelle cantine o in uno dei 135 rifugi antiaerei sparsi per la città, perché voleva dire che stavano per iniziare i bombardamenti. Tra i rifugi sopravvissuti, il numero 87 è tuttora aperto e visitabile. Inaugurato nel 1940, all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia, il rifugio era uno dei primi e dei più grandi di Milano, capace di ospitare fino a 450 persone.