Tenuta per secoli dai frati Agostiniani della Congregazione di Lecceto, la chiesa si presenta con un’unica navata radicalmente trasformata nel Seicento con l’aggiunta di nuove e imponenti decorazioni del Barocco fiorentino, volute dal marchese Anton Maria Bartolommei. Tale intervento creò un’originalissima architettura di linee spezzate priva di qualsiasi curva: al posto del cerchio si trova il dodecaedro, al posto dell'arco un semi-dodecaedro, al posto della base curva nicchie e cupola a spicch