Thoulouze decide di stabilirsi nell’isola, in particolare dopo aver trovato una cartina del XVII secolo sulla quale scopre che c’erano vigneti sulle terre che ha comprato. Consigliato da Claude Bourguignon, agronomo biologico, e con l’enologo Alain Graillot di Croze-Hermitage sceglie vecchi ceppi bianchi. I suoi 4,5 ettari oggi producono 10.000 bottiglie, fra breve 20.000.