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A quarant'anni dal referendum, l'Italia resta un Paese dove abortire è un diritto negato
Con il referendum del 1981 l'Italia ha ribadito il suo sì alla legge 194, quella che consente e disciplina l'interruzione di gravidanza. Eppure ancora oggi abortire resta difficilissimo: in Molise è obiettore di coscienza il 93,3% dei ginecologi, il 92,9% a Bolzano, l’81,8% in Campania, l’80,7 % nel Lazio e in Abruzzo. Come se questo non bastasse, l'utilizzo della pillola abortiva viene boicottata un po' ovunque. Dallo scorso anno, poi, il Covid ha complicato ulteriormente l'accesso a questo diritto, tra strutture chiuse e rischio di contagi.
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