È una pizza di forma quadrata, che si ispira al noto opus reticulatum e ricrea una pagnotta come ai tempi di Plinio il Vecchio, ed è realizzata con un impasto ai cereali che risulta leggerissimo. C’è il melograno e la crema di cavolo, una delle verdure che erano alla base della dieta degli abitanti della Pompei antica e c’è il condimento segreto, proprio quello dei panettieri del tempo, che è il ‘garum’. Un olio che gli antichi Romani ricavavano dalle interiora delle alici mischiando tutto con piccoli pezzi di pesce, e che veniva utilizzato per condire le portate principali. Oggi è semplicemente la “colatura di alici” e i più attenti amanti della gastronomia campana possono bene immaginare il sapore di questa nuova pizza di Vincenzo Capuano, realizzata con la collaborazione di esperti storici, per festeggiare Pompei e il suo nuovo cittadino onorario, Alberto Angela.