"Un giorno in pretura" compie 30 anni dalla sua prima messa in onda. Il programma ideato da Roberta Petrelluzzi è andato in onda per la prima volta il 18 gennaio 1988, rappresentando così uno dei format più longevi di Rai3. Pur mutando nello stile, seguendo la naturale evoluzione dei tempi, il programma ha mandato in onda processi chiave per la storia giudizaria italiana. Ricordiamo il processo Enimont a Sergio Cusani, il processo simbolo di Tangentopoli che fece record d'ascolti, quelli al boss Totò Riina, quelli per i delitti del mostro di Firenze Pietro Pacciani, il processo a Luigi Chiatti, conosciuto come il Mostro di Foligno, alle Bestie di Satana.
Nella storia recente, il programma ha assunto un bilanciamento tra approfondimento giornalistico e intrattenimento, alternando da processi di camorra a processi a componenti delle Forze dell'Ordine (caso Aldrovandi, caso Cucchi) fino a vere e proprie storie minori, casi giudiziari piccoli ma diventati famosi soprattutto su internet, tra meme e gif ironiche. Tra tutti, il processo che chiamava a deposizione Andrea Alongi, a colloquio per "due canne". Tra i momenti cult quello con Alberto Bigioggero, supertestimone all'importante processo sulla morte di Giuseppe Uva nel 2008: la sua testimonianza è ancora oggi una delle clip più viste su Youtube. Tra i processi di camorra e mafia, ricordiamo quello al boss della NCO Raffaele Cutolo, quello al boss dei Casalesi Giuseppe Setola per la strage di Castel Volturno e quello ai boss di Cosa Nostra per l'omicidio del giornalista Mauro Rostagno. Indimenticabile la testimonianza della Sig.ra S. Marini, convivente dell'imputato di un processo per frode. Nell'interrogazione, la signora bestemmia e si infila in bocca il microfono, tentando di leccarlo e mangiarlo. Una scena surreale.