(A. Antonucci) Dal 20 al 30 aprile alla sala Umberto di Roma si potrà assistere allo spettacolo "Uno Nessuno centomila" tratto dall'opera Pirandelliana ed interpretata magistralmente da Enrico lo Verso per la regia di Alessandra Pizzi. Il monologo, di circa un'ora , sostenuto dall'attore Enrico lo verso coinvolge il pubblico senza lasciarlo distrarre nemmeno un attimo durante il raccontto della vita di Vitangelo Moscarda che mette in discussione tutta la sua esistenza (di marito insoddisfatto e figlio di un usuraio) a causa di un leggero difetto fisico: il naso storto. Ma ovviamente, nella migliore tradizione Pirandelliana, questo è solo un pretesto per parlare degli esseri umani che non riescono a trovare una propria identità, diventando da uno , centomila e per finire con l'essere nessuno , poichè ognuno si fa un'idea diversa dell'altro, annullando così la vera identità . Pirandello con il suo meta-teatro ha segnato un'epoca così come fu per Goldoni con la riforma della commedia dell'arte un secolo e mezzo prima. Lo Verso, palermitano di nascita, ad una perfetta e misurata recitazione aggiunge gag e trovate d'effetto, come quando sul finale il pensiero viene contemporaneamente recitato e proiettato su uno schermo quasi a volerlo meglio fissare negli spettatori. Enrico lo Verso torna a teatro dopo quasi 10 anni (Un ultimo tram chiamato desiderio) non fa percepire l'assenza dalle tavole del palcoscenico, anche se negli ultimi anni si è diviso soprattutto tra cinema e tv. Il testo Pirandelliano scritto quasi un secolo fa sembra essere sempre molto attuale, confermando il successo della commedia che ha raggiunto i 25.000 spettatori e proseguirà in giro per l'italia nei prossimi mesi. Fino al 30 aprile alla sala Umberto - Roma
