pubblicato il 9 marzo 2020 alle ore 15:08
La "quarantena" imposta a Milano e a tutta la Lombardia dal decreto governativo dell'8 marzo ha stravolto la vita di tutti. Alla periferia nord della metropoli, in uno degli storici quartieri popolari cittadini, ognuno si è organizzato come ha potuto. L'interpretazione della norma lascia spazio all'inventiva. C'è chi ha scelto di andare in ferie, chi ha abbassato le serrande per protesta contro "un'ordinanza ingestibile". Alcuni bar sono aperti, ma solo fino alle 18. La pizzeria è solo da asporto. Il panettiere che ha tracciato linee per terra e fa schierare i clienti i rigoroso ordine, il fruttivendolo che scherza con le clienti: "Venite signore, tanto ce lo prendiamo tutti".
