In un autobus abbandonato o dentro una roccia: così vivono le famiglie sfollate in Siria

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Mirko Bellis
pubblicato il 16 settembre 2019 alle ore 17:34
Umm Joumaa, una vedova di 44 anni, e i suoi sei figli sono scappati da Hama. La loro nuova casa è un autobus fuori uso, abbandonato alle porte del villaggio di Birat Armanaz, nella provincia di Idlib. Tra i vetri rotti e le ferraglie arrugginite del mezzo, la donna cerca come può di rendere meno insopportabile la vita ai suoi bambini costretti a mangiare, giocare e dormire dentro un autobus.
 
Abu Ahmad, un uomo di 49 anni, ha abbandonato la sua casa a Tarmala, a sud del capoluogo Idlib, ed è scappato assieme alla moglie e ai tre figli verso il confine turco-siriano. Qui hanno trovato un anfratto e, con lo sforzo di tutti, lo hanno adibito a rifugio.
 
Come loro, secondo l’ultimo report dell'Onu, sono già oltre 630mila i disperati in fuga dalla violenza scatenata dall’offensiva del governo di Assad e della Russia sulle ultime aree ancora in mano ai gruppi ribelli. Da fine aprile, i morti tra i civili sono oltre 1000, tra cui più di 300 bambini.
 
Foto: Gettyimages