Il genocidio in Ruanda: un massacro costato la vita a 800mila persone
pubblicato il 5 aprile 2019 alle ore 12:03
Il 6 aprile 1994 cominciava in Ruanda uno dei massacri più brutali del XX secolo. Oltre 800mila morti e due milioni di profughi. L'attentato costato la vita al presidente ruandese, Juvenal Habyarimana, fu la miccia che diede il via alla vendetta degli hutu contro la minoranza dei tutsi. Per circa 100 giorni, decine di migliaia di tutsi furono uccisi brutalmente a colpi di machete, bastoni chiodati e armi da fuoco.
Uno sterminio al quale il resto del mondo assistette impotente. Nè le Nazioni Unite né le principali potenze dell'epoca seppero intervenire per fermare le violenze.
Delle 90 persone accusate di genocidio e altri crimini contro l'umanità, molte sono state condannate all'ergastolo.
A Kigali, la capitale del Ruanda, questa settimana prendono il via le commemorazioni per il 25° anniversario del genocidio, una strage su base etnica che il mondo pensava non potesse più accadere dopo gli orrori nazisti della seconda guerra mondiale.
Foto: Afp/LaPresse
mostra altro
altro di Mirko Bellis
-
4873 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
1369 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
7161 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
1962 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
4510 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
5977 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
43978 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
1478 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
33155 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
3581 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
6604 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
42030 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
3226 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
698 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
11473 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis
-
1964 VISUALIZZAZIONIMirko Bellis