Nei villaggi della tribù Becheve, sull'altopiano di Obudu, a sud-est della Nigeria, le bambine sono una moneta di scambio. Le famiglie costringono le proprie figlie di appena cinque o sei anni a sposare uomini molto più grandi loro. Le chiamano “spose per soldi” e il matrimonio serve a ripagare un debito. In altri casi, le bambine vengono vendute per una piccola somma di denaro e qualche animale.
Le vittime dei matrimoni forzati sono vendute per un minimo di 10.000 naira nigeriane (poco più di venti euro). Non viene garantito loro nessun diritto e spesso vengono picchiate e maltrattate dai mariti.
“Nei matrimoni per denaro, la bambina è di proprietà del marito”, afferma Richard Akonam , un missionario cristiano impegnato a salvare le giovani vendute dalle loro famiglie . “Finiscono per essere sfruttate e nel lavoro o peggio, possono essere vendute un’altra volta”.
Foto: MoneyMarriage