I minatori bambini del Congo sfruttati per estrarre il cobalto

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Mirko Bellis
pubblicato il 21 settembre 2018 alle ore 18:31
Secondo l'ultima stima dell’Unicef, circa 40.000 ragazzi e ragazze minorenni sono impegnati nelle miniere del sud della Repubblica Democratica del Congo. Molti di loro lavorano nell'industria estrattiva di cobalto, il prezioso minerale utilizzato per la produzione di batterie ricaricabili di cellulari, tablet, computer e altri dispositivi elettronici. Bambini costretti a lavorare in condizioni estreme – denuncia Amnesty international – senza maschere né guanti per proteggerli e con salari da fame. I turni di lavoro sono massacranti e arrivano fino alle 12 ore al giorno.
Amnesty international Italia ha lanciato una raccolta firme per chiedere al governo della Repubblica Democratica del Congo di mettere in atto tutte le misure per affrontare la salute dei bambini, i loro bisogni fisici, educativi, economici e psicologici.
Foto: Gettyimages/Amnesty International-Afrewatch