Secondo l'ultima stima dell’Unicef, circa 40.000 ragazzi e ragazze minorenni sono impegnati nelle miniere del sud della Repubblica Democratica del Congo. Molti di loro lavorano nell'industria estrattiva di cobalto, il prezioso minerale utilizzato per la produzione di batterie ricaricabili di cellulari, tablet, computer e altri dispositivi elettronici. Bambini costretti a lavorare in condizioni estreme – denuncia Amnesty international – senza maschere né guanti per proteggerli e con salari da fame. I turni di lavoro sono massacranti e arrivano fino alle 12 ore al giorno.
Foto: Gettyimages/Amnesty International-Afrewatch