Auroville, la città indiana con il sogno dell'unità umana

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Mirko Bellis
pubblicato il 20 maggio 2018 alle ore 18:26
Il 28 febbraio del 1968, in un altopiano semi desertico lungo la costa dello Stato indiano di Tamil Nadu, i rappresentanti di 124 nazioni depositarono una manciata della propria terra natale all'interno di un’urna di marmo bianco. Era nato il primo embrione di Auroville, la futura città universale dove realizzare "l'unità umana".
Un'ideale che si ispira agli scritti del filosofo indiano Sri Aurobindo, in cui uomini e donne di ogni nazione, credo o tendenza politica potessero vivere in pace e in armonia.
"Auroville non appartiene a nessuno in particolare. Auroville appartiene a tutta l'umanità. Ma per vivere ad Auroville bisogna essere servitori volontari della coscienza divina", è il primo dei quattro pilastri della fondatrice della città, la francese Mirra Alfassa, conosciuta come La Madre.
Concepita per ospitare fino a 50mila persone, oggi ne vivono circa 2.500 di 47 nazioni diverse, tra cui anche un centinaio di italiani. 
Fonte: www.auroville.org