Sono strazionanti le immagini dei massacri compiuti dall'aviazione siriana e dai jet russi sui sobborghi a est di Damasco. In pochi giorni, il bilancio è già di 200 morti. Solo nella giornata di ieri sono stati estratti dalle macerie 73 corpi senza vita, tra cui venti bimbi e quindici donne. Attaccati anche gli ospedali delle città di Maarat al-Numan e Kafranbel, a sud di Idlib, e l’unico centro medico di Beit Sawa. Dopo il bombardamento, l’ospedale nazionale Al-Salam di Maarat al-Numan,
dove solo nel mese scorso sono nati 674 bambini, è stato dichiarato fuori uso.
E ancora una volta, il regime di Assad è accusato di aver usato armi chimiche sulla popolazione civile. A Saraqeb, importante snodo viario nella provincia di Idlib, domenica sera nove persone sono state ricoverate con gravi difficoltà respiratorie.
