Cantone, Woodcock e de Magistris: "In magistratura non c'è più aria di libertà"

  • 354
  • 3 / 6
caricato da
Gaia Bozza
pubblicato il 28 gennaio 2018 alle ore 11:40
Un trio inedito: Raffaele Cantone, Henry John Woodcock e Luigi de Magistris per parlare di corruzione e di questione morale della giustizia a Napoli. L'occasione è la presentazione del libro di Cantone "La corruzione spuzza", con la moderazione del direttore di La 7 Enrico Mentana, un'iniziativa organizzata dalla giornalista Rossana Russo e dall'agenzia Sud Comunicazioni. Si parla di corruzione proprio a Napoli, dove è iniziata l'inchiesta Consip che ha portato numerosi problemi e colpi di scena. Ma l'argomento è stato chiuso sul nascere, davanti alla foltissima platea di ascoltatori ci si è concentrati invece sulla corruzione tra i magistrati e sulla "questione morale" che esiste anche in magistratura e più in generale nella giustizia italiana. Parole severissime di critica e autocritica per una magistratura burocratizzata e paurosa, in un Paese dove la lunghezza dei processi li fa finire spesso nel dimenticatoio. Il j'accuse di Woodcock è fortissimo: "E' amaro che non ci siano sentenze passate in giudicato sulla corruzione". Poi insiste: "Io sono entrato 20 anni fai in magistratura respirando un'aria di libertà e questo profumo non si sente più". Cantone annuncia che a breve rientrerà in magistratura, ma allo stesso tempo si sofferma sulla questione legislativa: per contrastare la corruzione "occorre prendere consapevolezza dei danni che arreca invece che indignarsi" e invita ad affrontare il tema dell'abuso d'ufficio e della lunghezza dei processi: "Dobbiamo garantire giustizia in tempi veloci" . De Magistris, in tema di critica e autocritica della magistratura, torna invece sulle sue vicende da magistrato, con una dura stoccata al Csm: "Ho cominciato a segnalare queste cose con tanti giovani colleghi ma non sono stato tutelato. Il Csm preferì trasferire me"