Al freddo con rifugi di fortuna: la vita dei rifugiati nelle isole greche

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Mirko Bellis
pubblicato il 12 ottobre 2017 alle ore 14:25
Nel campo di Moria sull'isola di Lesbo più di 1.500 persone tra cui donne in gravidanza, disabili e bambini piccoli, non hanno un riparo adeguato. Nella vicina Samos, oltre 1.200 rifugiati vivono in condizioni definite “molto difficili”, altri 300, compresi minori non accompagnati, dormono nei boschi per mancanza di spazio nel campo. Il sovraffollamento preoccupa anche nelle isole di Chios, Leros e Kos, visto l’aumento degli sbarchi avvenuto in settembre. Dal 2015, l’Unione europea ha mobilitato ingenti risorse finanziarie per far fronte all’emergenza profughi in Grecia, ma nell’isole dell’Egeo i campi d’accoglienza non riescono a garantire una vita dignitosa alle migliaia di disperati in fuga da guerre e persecuzioni. Non funziona neppure il ricollocamento dei richiedenti asilo: a ottobre, poco più di 20.000 persone sono state trasferite in altri Paesi membri dell’Unione europea. Mentre la violenza in Siria, Iraq o Afghanistan non si placa, il destino di oltre 63.000 rifugiati intrappolati in Grecia rimane incerto.