Dopo gli anni di brutalità degli estremisti dell'Isis, i bambini di Raqqa sono costretti a vivere anche l'orrore della guerra per liberare la città, "capitale" del sedicente Stato islamico. Le ferite psicologiche causate ai più piccoli impiegheranno anni, se non decenni, a guarire. E per molti di loro l'incubo della violenza non è ancora finito. Secondo le Nazioni Unite, sono ancora migliaia i bambini intrappolati nei quartieri rimasti sotto il controllo dei jihadisti. Le esperienze drammatiche e di violenza estrema vissute in questo tipo di contesto – simili a quelle patite dai bimbi iracheni – avranno un impatto permanente sulla loro salute mentale e fisica.