Il 'suicidio' di Roberto Calvi, il banchiere di Dio

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Angela Marino
pubblicato il 13 giugno 2017 alle ore 10:18
Roberto Calvi, presidente del banco Ambrosiano, lascia Milano l’8 giugno 1982. Viene trovato impiccato a un traliccio a Londra, sotto il ponte dei Frati neri, il successivo 18 giugno. Era fuggito per trovare una scappatoia dal crac dell’istituto di credito milanese che per anni aveva operato in società con lo IOR, la banca vaticana. Dietro la sua morte si celano i segreti di una spietata politica finanziaria dettata dalla Massoneria, dal Vaticano e dalla mafia.