Totò Riina, la 'belva' di Cosa nostra

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Angela Marino
pubblicato il 6 giugno 2017 alle ore 09:50
Salvatore Riina detto Totò, è stato il capo di Cosa nostra dal 1982 al suo arresto. Proveniente da una modesta famiglia di contadini di Corleone (Palermo), è stato affiliato alla mafia dal boss Luciano Liggio. Nel 1982 dopo una sanguinosa guerra di mafia, Riina affermò l'egemonia della sua cosca sulle altre. Il prezzo dell'ascesa al potere fu l'assassinio di 200 mafiosi delle fazioni rivali. Nel 1992 la 'commissione' guidata da Totò Riina ordinò l'uccisione del magistrato del pool antimafia Giovanni Falcone, che morì in un attentato dinamitardo, insieme alla moglie e agli uomini della scorta, mentre raggiungeva in auto Palermo. Nel '93 'la belva', Riina fu arrestato e da allora è detenuto in regime di carcere duro. È attualmente in discussione il rilascio dell'ex boss di Cosa nostra, per una malattia all'ultimo stadio.