Arce, l'omicidio di Serena Mollicone

  • 270.916
  • 1 / 10
caricato da
Angela Marino
pubblicato il 30 maggio 2017 alle ore 11:28
Il 1 giugno 2001 Serena Mollicone, studentessa del liceo psicopedagogico, scompare da Arce, piccolo comune della valle del Liri. Viene trovata cadavere tre giorni dopo, con i piedi e le mani legati da scotch e fil di ferro e la testa chiusa in un sacchetto dell'Eurospin.

I sospetti cadono su un carrozziere di Arce, Carmine Belli, nella cui officina viene trovato lo stesso nastro adesivo con cui è stato avvolto il corpo di Serena. Dopo un processo basato su un castello accusatorio puramente indiziario viene assolto delitto.

Nel 2011 gli inquirenti iniziano a indagare sulla pista della caserma di Carabinieri di Arce, l'ultimo posto in cui Serena sarebbe stata prima di sparire. Il brigadiere Santino Tuzzi (poi trasferito alla Caserma di Fontana Liri per contrasti con il suo comandante) morirà per un colpo di pistola al petto poche ore prima di testimoniare sul delitto Mollicone, ufficialmente suicida. La nuova indagine - che non ha mai portato a giudizio gli indagati - punta sul comandante della caserma di Arce, Franco Mottola, sui figlio Marco e la moglie Maria. Dopo 16 anni nessuno sa chi uccise Serena.