Le stragi della Uno bianca

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Angela Marino
pubblicato il 24 febbraio 2017 alle ore 10:44
Tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, il gruppo criminale della Uno Bianca terrorizzò L'Emilia Romagna, con rapine e omicidi. La banda prendeva il nome dal modello dell'auto utilizzata per mettere a segno le azioni: una Fiat uno di colore bianco.

Della banda facevano parte i fratelli Savio: Alberto, Roberto e Fabio, che la fondò e i gregari Marino Occhipinti, Pietro Gugliotta e Marino Vallicelli. Tutti erano poliziotti eccetto Fabio, che non riesce a essere ammesso nel corpo di Polizia per un difetto alla vista.

Tra tutti i delitti della banda particolare impatto sull'opinione pubblica ebbe la cosiddetta 'Strage del Pilastro'. Il 4 gennaio 1991, al Villaggio del Pilastro in Bologna, una pattuglia dell'Arma dei Carabinieri fu trucidata da una raffica di proiettili sparati dal gruppo. I criminali, che erano diretti a San Lazzaro di Savena, si trovavano di passaggio mentre erano in cerca di un'auto da rubare.