Il delitto di Novi Ligure

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Angela Marino
pubblicato il 20 febbraio 2017 alle ore 12:57
Il 21 febbraio 2001 a Novi Ligure, piccolo centro in provincia di Alessandria, in Piemonte, una ragazzina di 16 anni scampa per miracolo al massacro della sua famiglia ad opera di una banda di Albanesi. Erika De Nardo è l'unica superstite di quella che sembrerebbe una rapina sfociata nel sangue, insieme a suo padre Francesco. Sua madre Susy Cassini e il fratellino 12enne, Gianluca, sono morti sotto decine di fendenti. Il 23 febbraio, la Procura di Alessandra dispone l'arresto della ragazzina: è lei l'autrice del massacro. La ragazza aveva ordito il piano omicida insieme al fidanzato Mauro Favaro, detto Omar, 18 anni, esecutore materiale del delitto insieme a lei. Dopo un ping pong di accuse in sede processuale i due fidanzatini vengono condannati per il duplice omicidio. Oggi sono entrambi liberi ed Erika vive in una casa di famiglia non lontano da quella di sua padre. Francesco De Nardo, che si è risposato, è rimasto sempre accanto a sua figlia. La strage di Novi Ligure sconvolse profondamente l'opinione pubblica.