Lo Stato islamico, a corto di uomini, sta facendo sempre di più ricorso agli attacchi sferrati dai droni. I velivoli senza pilota vengono utilizzati, non più solo per le missioni di ricognizione, ma anche per guidare gli attacchi dei kamikaze e per sganciare bombe sulle postazioni dell’esercito di Baghdad. All'inizio di febbraio a Shura, un villaggio a sud di Mosul, i soldati iracheni hanno scoperto uno dei laboratori più grandi dove i miliziani dell'Isis conservavano anche i documenti delle missioni e le ricevute degli acquisti dei componenti per rendere questi velivoli comandati a distanza delle armi da guerra. Foto: Ministero della difesa iracheno; Vera Mironova)
