La strage di Alcamo

  • 4.660
  • 1 / 5
caricato da
Angela Marino
pubblicato il 20 gennaio 2017 alle ore 15:18
La notte del 27 gennaio 1976, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, due carabinieri che dormivano nella casermetta di Alcamo Marina, in provincia di Trapani, vengono trucidati nel sonno a colpi di pistola. La strage viene rivendicata con un volantino firmato Brigate Rosse, ma alcuni esponenti del movimento smentiscono la cosa affermando si tratti di un falso.
Alcuni giorni dopo un giovane di nome Giuseppe Vesco viene arrestato perché trovato in possesso di alcune pistole. Interrogato per diverse ore ammette di essere responsabile della strage indicando altri tre complici che saranno arrestati poco dopo. Si tratta di Giuseppe Gulotta, Gaetano Santangelo e Giovanni Mandalà. Tutti firmeranno la confessione, ma a distanza di quasi trent'anni, dopo circa 22 di detenzione, si scoprirà che la confessione era stata estorta con la tortura. A scagionare i quattro cittadini ingiustamente arrestati e detenuti sarebbero state le dichiarazioni dell'ex brigadiere, Renato Olino, presente alle torture.