Il 18 febbraio 1988 Giancarlo Ricci, 27 anni, ex pugile, viene evirato, torturato e ucciso. Il suo corpo viene ritrovato due giorni dopo a pochi chilometri dalla strada della periferia romana. Per il suo assassinio è stato condannato Pietro De Negri, detto il "Canaro", pregiudicato titolare di un negozio per la toilettatura dei cani. L'uomo confessò di aver ucciso il pugile sotto l'effetto del cocaina. A spingerlo ad uccidere le angherie e le prepotenze del Ricci nei suoi confronti.