Obama abbraccia la piccola Mari e beve l’acqua di Flint: “Non mi fermerò finché non sarà sicura”

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Susanna Picone
pubblicato il 5 maggio 2016 alle ore 21:00
Barack Obama è andato a Flint, la cittadina del Michigan salita alle cronache per lo scandalo dell'acqua al piombo. E lì si è fatto portare un bicchiere d’acqua filtrata per dimostrare il ritorno alla normalità. “Flint risorgerà. Non mi fermerò e farò in modo che nessuno a nessun livello del governo si fermi fino a che ogni goccia d'acqua che scorre nelle vostre case possa essere bevuta in sicurezza, possa essere usata per cucinare, per lavarsi in sicurezza, perché è questa una delle responsabilità di base di un governo negli Stati Uniti”, ha detto Obama di fronte a una folla riunita in un liceo della città. Obama aveva annunciato la sua visita a Flint (http://www.fanpage.it/una-bimba-scrive-a-obama-lui-risponde-andra-nella-sua-citta-dove-l-acqua-e-inquinata/) dopo la lettera di una ragazzina di otto anni, Amariyanna Mari Copeny, che ha quindi potuto abbracciare il presidente. “Non voglio che nessuno inizi a pensare che i bambini di Flint avranno problemi di salute per il resto delle loro vite, perché questo non è vero”, ha detto ancora Obama. La contaminazione dell'acqua di Flint, dove da alcuni mesi si è scoperto che l'acqua potabile erogata per circa un anno e mezzo conteneva percentuali tossiche di piombo, è diventata non solo un'emergenza sanitaria, ma anche una crisi politica.