pubblicato il 1 settembre 2015 alle ore 10:00
Per fronteggiare il caldo estremo che in Polonia ha raggiunto i 37 gradi, all'interno del campo del concentramento di Auschwitz sono state installate delle docce nebulizzanti che non sono state affatto gradite dai visitatori israeliani, soprattutto i più anziani, per la similitudine con le docce utilizzate dai nazisti nelle camere a gas, teatro del genocidio.
La direzione si è giustificata dicendo che in alcun modo c'era ovviamente l'intenzione di offendere nessuno e che comunque non sono mai state le docce in sé a diffondere il temibile Zyklon B nelle camere a gas, la cui propagazione avveniva attraverso buchi nel soffitto o gocce attraverso i muri.
