Il mondo perduto del Pleistocene nel nuovo museo di Casal de Pazzi

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Enrico Tata
pubblicato il 31 marzo 2015 alle ore 08:50
La storia del nuovo museo di Casal de Pazzi, inaugurato ieri dal sindaco Ignazio Marino, comincia con una zanna di elefante. Fu rinvenuta nel 1981 durante i lavori di urbanizzazione della zona di Rebibbia. Quel ritrovamento diede il via a un'indagine archeologica che portò alla luce un tratto di un antico alveo fluviale. Là furono scoperti oltre 2000 fossili di animali, testimoni di un mondo antico: elefanti, ippopotami, rinoceronti, l'uro, ma anche un frammento di cranio e alcuni manufatti in selce che testimoniano la presenza degli esseri umani. Il sito risale a circa 200.000 anni fa e costituisce l’ultima testimonianza di una straordinaria serie di depositi pleistocenici che costellavano la bassa valle dell'Aniene, distrutti dall'avanzare della città.