Hong Kong, ancora scontri tra studenti e polizia

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V.M. Straka
pubblicato il 1 dicembre 2014 alle ore 12:34
Sono durati quasi 24 ore gli scontri tra i manifestanti pro-democrazia e la polizia di Hong Kong. Alla fine, solo in mattinata, gli agenti sono è riusciti a sgomberare i dimostranti dal tunnel Lung Wo e a rimuovere le tende dal Parco di Tamar, sotto agli uffici governativi. Quaranta persone sono state arrestate e si contano decine di feriti. La tensione però resta alta, con le strade aperte al traffico, ma gli edifici di governo tenuti a porte chiuse e i lavori del Consiglio legislativo sospesi. I disordini nel quartiere degli affari di Admiralty, sede principale delle manifestazioni del movimento che da oltre due mesi chiede a gran voce il suffragio universale. La polizia ha bloccato i due ponti che da Admiralty conducono agli uffici del Consiglio Legislativo. Domenica sera gli studenti avevano cercato di raggiungere la sede del parlamento, e questa azione ha provocato la controffensiva delle autorità. Gli agenti hanno usato manganelli e spray al peperoncino contro "I dimostranti sono andati ben oltre. Dopo ripetuti avvertimenti la polizia non ha avuto scelta", ha dichiarato il segretario per la sicurezza Lai Tung-Kwok. Ora la situazione è abbastanza calma. Gli agenti ora sono arrivati vicini al Lennon Wall, il muro ricoperto di post-it, messaggi e disegni di sostegno agli studenti divenuto uno dei simboli del Movimento degli Ombrelli. Gli studenti hanno deciso di innalzare una nuova barricata per ostacolare lo sgombero. Lunedì mattina, il Capo dell’Esecutivo Leung Chung-ying ha ripetuto che “la decisione di Pechino del 31 agosto non può essere in alcun modo modificata”