L’Italia ha le unioni civili: ecco cosa cambia, in 100 secondi
pubblicato il 11 maggio 2016 alle ore 19:35
di Z. Ayache, C. TorrisiUnioni civili e Convivenze di Fatto
Il disegno di legge Cirinnà propone, per la prima volta in Italia, di riconoscere le Unioni Civili, che garantiscono pari diritti e doveri, alle coppie omosessuali che vogliono unirsi civilmente e le Convivenze di fatto alle coppie eterosessuali ed omosessuali che non vogliono sposarsi, ma preferiscono unicamente registrare la propria convivenza.
Cosa comporta il ddl Cirinnà?
Pari diritti e doveri del matrimonio come, ad esempio, poter accedere alle strutture ospedaliere secondo le regole attualmente previste per coniugi e familiari o rappresentare il convivente in caso di malattia o morte così come la pensione di reversibilità.
Matrimoni vs Unioni Civili e Convivenze di Fatto
Il ddl Cirinnà è stato criticato poiché le unioni che propone sarebbe “troppo simili ai matrimoni”. In realtà le unioni civili escludono le pratiche di natura simbolica del matrimonio, ad esempio mancano le pubblicazioni e la lettura, da parte del Sindaco, degli articoli del codice civile che fanno riferimento al matrimonio. Quanto all'uso del cognome, per le unioni civili si tratterebbe di un’opzione.
Obbligo di fedeltà
Nell'ultima versione del ddl Cirinnà, tra l'altro, è stato cancellato l'obbligo di fedeltà per le coppie unite civilmente. Questo non significa che i componenti un'unione civile possano tradirsi per legge: è più che altro una circostanza simbolica. Secondo alcuni un modo per screditare il rapporto. Per gli oppositori della legge, infatti, il riferimento all'obbligo di fedeltà avrebbe reso l'istituto troppo simile al matrimonio, che resta un istituto solo per coppie eterosessuali.
Stepchild Adoption
Altro punto che è saltato nella versione del ddl arrivata alla Camera è la Stepchild Adoption. Già prevista per le coppie etero, non è una forma di adozione per le coppie omosessuali, ma solo una garanzia per i figli. Ad esempio: Renza e Lucia sono una coppia omosessuale, Renza ha avuto una figlia, Francesca, che cresce con la sua compagna, ritenuta anch'essa madre dalla bambina. Renza purtroppo muore. Che fine fa Francesca? Senza Stepchild Adoption viene allontanata da Lucia e data in affido, ad esempio, ai nonni, a meno di una decisione diversa del giudice. Con la stepchild, invece, Francesca avrebbe potuto vivere con la madre, Lucia. L'istituto, però, è stato cancellato dal ddl Cirinnà: secondo le opposizioni avrebbe aperto la strada all'utero in affitto – che in realtà non era mai menzionata nel testo e sarebbe restata illegale in Italia.
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