Migranti, Scotto (Sel): "Europa rischia di morire nel canale di Sicilia"
pubblicato il 26 aprile 2015 alle ore 10:26
Grande attenzione da parte della politica italiana al vertice dell'Unione Europea che si è tenuto ieri a Bruxelles per affrontare il tema dei flussi migratori dopo la tragedia del canale di Sicilia con l'annegamento di oltre 900 migranti. Rafforzamento della missione "Triton" con fondi che sono stati triplicati, ma nessun paese si è detto disponibili ad ospitare i migranti che arrivano sulle coste italiane. Arturo Scotto, capogruppo alla Camera dei Deputati di Sinistra Ecologia e Libertà commenta in modo amaro l'esito del vertice: "si resta nell'ambito militare e l'obiettivo non sembra essere quello di salvare vite umane e prestare soccorso, viene fuori un'Europa chiusa e triste, un'Europa che rischia di morire nel canale di Sicilia" spiega al telefono con Fanpage. "C'è bisogno di un corridoio umanitario - ha ribadito Scotto - c'è bisogno di un Mare Nostrum europeo, come ha detto la conferenza episcopale e come ha ricordato anche Romano Prodi". Il deputato di Sel ribadisce anche la necessità di perseguire gli scafisti che però, ricorda, "sono l'ultimo anello di una catena lunghissima di schiavizzazione dei migranti che prima di arrivare sulle coste attraversano l'intera Africa sub sahariana".
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