Varoufakis e De Magistris lanciano il movimento delle "città ribelli" dalla tendopoli dei migranti a Roma
pubblicato il 24 giugno 2016 alle ore 13:00
Il sindaco di Napoli e l'ex ministro delle Finanze greco si incontrano nella periferia romana, in quella via Cupa diventata il simbolo dell'accoglienza dal basso, davanti a quello che prima di essere sgomberato era il centro Baobab. Da questo luogo simbolico hanno lanciato il movimento delle città ribelli, "per costruire una nuova Europa, governata dai popoli e non dall'austerità, dalle banche, dall'Eurogruppo e da Schauble", spiega Varoufakis. La città di De Magistris sarebbe il simbolo di questo cambiamento: "Napoli oggi è un movimento politico, una città autonoma, abbiamo dimostrato che non è al guinzaglio di qualcuno ma che è libera", aggiunge il sindaco. Si parla di Europa e quindi anche del timore Brexit che per Varoufakis ha un'origine facile da individuare: "Gli inglesi non rifiutano l'Unione in se - dice - ma il modo in cui Parigi, Bruxelles e Roma la stanno disintegrando. Adesso è il momento di salvarla, senza ricette per esperti, ma seguendo la volontà dei cittadini".
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